Al Matera Social Housing si riscopre il vicinato di una volta

Il concetto di comunità con spazi di socializzazione per gli inquilini, aree per il gioco dei bambini e l’orto urbano che dialoga con il paesaggio circostante: sono queste alcune delle caratteristiche del Social Housing in contrada San Francesco a Matera.

Con 115 appartamenti il nuovo complesso abitativo “Matera Social Housing – Città dei Sassi” che risponde alla richiesta di abitazioni a canone calmierato, particolarmente elevata nel Mezzogiorno, è un esempio di rigenerazione urbana nella zona Sud della città.

Da poco si è entrati nel vivo con la creazione di un Comitato degli appartamenti composto da Luigina Bonamassa, Francesco Rubino ed Emanuele Andrisani.

“L’idea di fondo è quella di dar vita a quello che una volta era il vicinato, quando ci si scambiava favori, si condivideva tanto e si viveva in modo più semplice” spiega Luigina.

Proprio lei, tra le quattro artiste che quest’anno hanno realizzato il Carro per la Festa della Bruna, ha messo a disposizione le proprie competenze per un laboratorio artistico, aperto a tutti.

“Vorremmo che Matera 90 diventasse un po’ come un tempo era il borgo Picciano. Stiamo cercando di motivare gli abitanti, la comunità a partecipare. A dicembre faremo una mostra negli appartamenti che abbiamo disponibili, presentando i l avori realizzati dai bambini in mia compagnia”.

“Matera Social Housing” è anche una fucina di creatività supportata da valori intramontabili.

Che si tratti di attività ludiche o feste comunitarie, Luigina ha le idee chiare: “Stiamo portando avanti un laboratorio di riciclo – conclude – e presto faremo una festa con una sfilata. Si intitolerà Uascezza party proprio perché “uascezza” in dialetto significa allegria, festa, condivisione”.

Rossella Montemurro

Redazione

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