Dove eravamo rimasti?

“Dove eravamo rimasti?“, mi è venuto in mente nel pensare al primo editoriale del nuovo corso di Logos. Ci siamo fermati all’inizio del coronavirus e avviando il nuovo Logos – essendo quasi certi di stare ormai fuori dall’emergenza sanitaria – ci siamo ritrovati con Quasimodo “ed è subito sera”: di nuovo la crisi epidemica, forse peggiore di quella precedente. E allora, che fare?  

Purtroppo, c’è ancora da vivere il colpo di coda di questa brutta situazione che ha messo a dura prova il mondo e che probabilmente ci costringerà ad operare ancora per qualche tempo in condizioni precarie, ma il nuovo corso che noi avevamo immaginato per Logos, tuttavia, può essere realizzato senza difficoltà perchè l’ipotesi era di un giornale digitale on line, un magazine con largo utilizzo dei nuovi linguaggi (in particolare video e audio, sino a considerare l’idea di una web – radio-tv più che di un giornale “trasportato” in rete) e aperto alla sperimentazione di format e metodologie nuove che spingano la testata verso nuove funzioni e nuovi pubblici. 

C’è un nuovo editore, l’Associazione Terre di luce, che ha ricevuto dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina il compito di gestire Logos, il cui presidente è Lindo Monaco.

D’altra parte mons. Caiazzo, nostro arcivescovo, nella sua lettera pastorale “Prendi il largo e gettate le vostre reti” ci invita a salire sulla barca e riprendere il largo, cosi come avviene nel racconto della pesca miracolosa, e per Logos vale lo stesso, “L’importante è che nella barca ci sia Gesù: non potrà affondare”, dice mons. Caiazzo. Prendere il largo per Logos significa, dunque, dare forme, ambizioni e un’anima nuova al giornale diocesano. 

Realizzare questi obiettivi non solo comporta uno staff tecnico che lavora sulla nuova veste digitale ma occorre stare sulla notizia, cercare di dare voce ai tanti interlocutori che possono esprimere in maniera chiara nelle loro narrazioni, nelle loro riflessioni, nelle loro argomentazioni,  il volto di Gesù, il messaggio evangelico, che è la missione principale di Logos. 

In questa nuova avventura non possiamo non tener conto dei problemi della società di oggi, che il Papa evidenzia nella sua Enciclica “Fratelli tutti”, ed in particolare il prendersi cura “…della fragilità di ogni uomo, di ogni donna, di ogni bambino e di ogni anziano, con quell’atteggiamento solidale e attento, l’atteggiamento di prossimità del buon samaritano”. Quindi, i racconti, le storie devono ricercare un incontro generoso “… alla ricerca sincera della verità piena, al servizio, alla vicinanza con gli ultimi, all’impegno di costruire il bene comune”.

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Domenico Infante

Direttore responsabile

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