Da oltre un decennio la Chiesa di Matera-Irsina si giova della presenza di Logos, un organo informazione autorevole e riconosciuto sul territorio, anche in ambito non ecclesiale.
L’esperienza di Logos è evidentemente cresciuta negli anni confermandosi, anno dopo anno, non solo come l’organo d’informazione ufficiale dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina ma anche come un mezzo di animazione sociale e di evangelizzazione della cultura e delle culture.
E’ in questa prospettiva che Il Parco Culturale Ecclesiale “Terre di luce” ne ha assunto la guida amministrativa ed editoriale.
“Terre di Luce”, infatti, nasce come un centro di promozione sociale e di diffusione culturale che, ispirato cristianamente, si pone come obiettivo di animare i molteplici campi della cultura: dalla comunicazione all’inclusione sociale, dal turismo valoriale all’allestimento artistico- culturale.
“Terre di luce” ha portato avanti l’iniziativa di Logos nel corso del 2019, anno in cui è stato allestito e portato avanti il progetto dei “Cammini”. Per questa ragione, ed anche per rispettare la decennale esperienza del giornale diocesano, fino ad oggi, non si è concretamente messo mano allo sviluppo del nuovo Progetto di Logos secondo la visione sviluppata all’interno del Parco.
Chiuso il 2019, al netto dell’esperienza Covid-19, desideriamo poter lavorare concretamente al progetto introducendo infatti sostanziali “novità” che in qualche modo ne segnano la visione. Si ritiene, infatti, assolutamente necessario provvedere ad una sorta di conversione digitale dell’esperienza.
Un passaggio dalla carta stampata ad una più marcata esperienza digitale, social, 4.0. Il passaggio all’esperienza digitale non solo gioverà in termini di costi ma consentirà una più ampia diffusione dell’esperienza di Logos ed una più certa accoglienza dei temi posti in essere da un punto di vista redazionale.
La crisi della carta stampata è, tristemente ormai, un dato di fatto; come – d’altro canto – l’esperienza digitale, dopo l’avvento della pandemia da Covid-19, è divenuto qualcosa che non è solo in mano ai cosiddetti “nativi digitali”. Tanti “immigrati digitali”, proprio perchè costretti dalla segregazione, hanno preso confidenza con canali youtube, social, piattaforme per video conferenze, webinar etc.
Riteniamo doveroso cogliere questa occasione per lanciare il nuovo corso “digitale” di Logos. Il progetto di rilancio e di “conversione” digitale della testata passa come è ovvio da una complessiva rivisitazione che non vuole rinnegare le esperienze precedenti e non vuole affidarsi a estemporanee “opinioni” ma, appunto, a un preciso percorso progettuale che, pur nella necessaria gradualità di implementazione e la opportuna prudenza, deve avere la carica propria di una “visione”, come detto, e di una ambizione puntata sulla competenza, sul valore del lavoro, sulla capacità di raccogliere sino in fondo la sfida del moderno tanto più in un contesto, quello della comunicazione, dove la proposta religiosa ed ecclesiale rischia continuamente di sparire, o di essere insignificante, o di essere travisata. Ragion per cui è necessario definire una prospettiva ampia, che consideri le attività editoriali punto d’avvio e fulcro del complesso di attività previste, in forza dell’affidamento in gestione dell’attuale magazine diocesano “Logos” all’APS Terre di luce. L’affidamento prevede una gestione triennale con la prospettiva di rendere autonoma e autosostenibile la testata a partire dal quarto anno. Chiaramente l’operazione non avrebbe alcun senso senza aumentare e di molto le ambizioni complessive. Immaginiamo perciò, a partire da un complessivo e profondo rinnovamento nella forma e nella gestione della attuale rivista, un vero e proprio “sistema editoriale” con output e pubblici differenziati che punti concretamente ad una redditività dell’operazione. In questo sistema editoriale confluiscono la testata Logos, lo sviluppo connesso di una piattaforma multimediale (magazine, web, radio, newsroom) e lo sviluppo di un progetto editoriale di pubblicazioni specifiche. Ad maiora!
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