Gli anni trascorsi insieme a Logos sono stati ricchi. Ho fatto incetta di emozioni, incontri, confronto e obiettivi da raggiungere sin da quando questa avventura è cominciata attorno a un tavolo con carta, penna e tanta voglia di raccontare la comunità materana.
Sono stati anni nel corso dei quali non c’è stata sempre la mia presenza fisica ma il legame con quelle pagine e con le persone che le hanno costruite, a cominciare da don Filippo Lombardi braccio operativo di questo straordinario gruppo, è sempre stato molto forte e leale. Il risultato è stato un percorso che non è mai venuto meno e che credo abbia trasformato in parte molti di noi, me compresa. I giornalisti vogliono raccontare, descrivere e rendere comprensibile il proprio tempo e sanno farlo con gli strumenti che questa professione mette loro a disposizione: pc, telefono cellulare, macchina fotografica, microfono, telecamera. Tutto questo, però, nulla sarebbe senza la capacità di discernere, di comprendere il bene e il male che ci si accinge a raccontare e il valore che è giusto fornirgli. E’ questo uno dei fili rossi che unisce al mondo cattolico che proprio nelle piccole storie che fanno la grande storia individua l’itinerario da seguire, approfondire e condurre in un porto sicuro.
Il 2020 è stato un anno difficile ma al tempo stesso utile per riflessioni, bilanci e anche cambiamenti. Logos, in questo senso, comincia la sua nuova vita aperta verso il futuro in una versione del tutto innovativa ma mai lontana dagli uomini e dalle donne, messi a dura prova dalla pandemia. Siamo in un mondo diverso che mai come prima possiamo e dobbiamo vivere con la consapevolezza che molto, intorno a noi, è cambiato e ci chiede di essere pronti a accogliere queste novità.
Al gruppo editoriale che, d’ora in poi, curerà l’edizione di Logos – Le ragioni della verità vanno i miei auguri di buon lavoro certa che le loro menti aperte e sincere sapranno comprendere il valore e la responsabilità di questo incarico.
A Domenico Infante, al quale andrà il ruolo di direttore responsabile della testata, auguro di mantenere forti le doti che ne fanno un uomo retto, onesto e soprattutto fedele ai valori e ai principi cristiani che lo hanno accompagnato nella sua vita personale e professionale. Il compito sarà importante ma soprattutto esaltante e stimolante, come è stato per me.
A Logos auguro un cammino nuovo, aperto e collegiale; sono certa che l’intero gruppo che lo compone, mosso da motivazione e soprattutto volontariato culturale e intellettuale, saprà fare tesoro di ciò che ci sta consegnando il nostro tempo e raccontarlo con onestà e passione come ha sempre fatto.
Le ragioni della verità saranno sempre il nostro faro.
Editoriale
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