L’animazione della Musica e del Canto: 

servizio d’amore nelle comunità parrocchiali

L’animazione della musica e del canto rappresenta senza ombra di dubbio alcuno un aspetto centrale della vita di una comunità parrocchiale.

Direi che per alcuni versi la musica e il canto siano, addirittura costitutivi, della comunità stessa.

Quante nostre Parrocchie, oltre che dal Parroco, sono rappresentate proprio dal ministero musicale che in esse si svolge.

E’ altissimo il valore dell’animazione musicale.

Un valore che evidentemente non è solo dettato dalla portata artistica o  tecnico-esecutivo ma è un valore sociale, umano, ecclesiale, educativo e quindi comunitario.

La musica per sua natura ha la capacità di rappresentare una realtà.

Nel nostro caso questa natura propria dell’esperienza  musicale è amplificata dalla dimensione profetica.

Ma da sempre Arte e società si intrecciano, influenzandosi, a vicenda.

Nello specifico dell’ambito musicale, poi, è noto che la musica occupi un posto centrale nella vita dell’uomo. 

I principi con cui si è messo mano all’organizzazione dei suoni, nella storia,  hanno fatto i conti con le culture, i contesti socio-economici ed anche i fattori biologici in cui questi principi sono stati analizzati.

Il fenomeno musicale, in realtà, è qualcosa di estremamente vasto e complesso: è un fenomeno fisico ( in quanto suono), ma anche neurologico e psicologico (in quanto percezione) e un fenomeno antropologico e sociale ( in quanto basato sull’intenzione di produrre forme sonore il cui senso sia condiviso in un determinato ambito collettivo), nonchè anche , e in misura non trascurabile una attività fisica ed organizzativa (finalizzata alla produzione del suono). Vi è poi la componente simbolica ed estetica…filosofica direi…

Insomma, quando parliamo di musica parliamo di una straordinaria varietà di processi, attività ed esperienze che ci consentono di dire che quando parliamo di musica, parliamo di società. Quando parliamo di musica parliamo storia…parliamo di uomo….parliamo di noi !

Ecco perché la musica è un universale, perché ne fanno uso – a modo proprio – tutti gli uomini del mondo. La musicalità è propria della specie umana.

Non un linguaggio universale, come siamo soliti sentire e talvolta dire, ma un universale.

Riteniamo che sia un linguaggio universale perché la musica occidentale è oramai globalizzata. 

Ma nulla a che vedere con i sistemi occidentali hanno, ad esempio le orchestre di Gamelan tipiche delle isole di Giava o Bali in indonesia piene di gong, strumenti a percussione realizzati con le pietre, flauti di bambù tagliati a mano (la cui intonazione: concetto che ci riportà alla tonalità e quindi all’occidente…sarebbe per noi incomprensibile).

Nulla a che vedere con le nostre esecuzioni orchestrali hanno  le tipiche esecuzioni di Raga indiani…. esecuzioni che durano dai 15 minuti alle 3 ore in coincidenza con i passaggi di luce e che si caratterizzano per lo stile prevalentemente monofonico….

E’ evidente allora che quando parliamo di musica parliamo di un testo che non è solo inserito in un contesto ma che addirittura lo rappresenta.

Allora il minsitero della musica e del canto rappresenta il RnS …. nelle sue molteplici declinazioni missionarie: evangelizzazione, formazione, servizio all’uomo.

Non ritengo un caso che nella nostra  tradizione musicale colta (e al tempo stesso popolare) del RnS ( a proposito di monofonia) sia da sempre stato dato ampio spazio alla polifonia non solo strumentale ma anche vocale.

La polifonia si regge, in occidente almeno, sulla disciplina scientifica dell’armonia ovvero il modo in cui le voci si intrecciano tra loro in modo, ecco direi, concorde.

Papa Francesco, prendendo a prestito questo termine “armonia”, ci ha insegnato che la Chiesa (la Comunità Cristiana) è tale solo se è sottoposta al regime  dell’ armonia….

E’ il regime dell’armonia è il regime dello Spirito. Francesco ci ha detto, senza mezzi termini, che è lo Spirito Santo che fa l’armonia nella Chiesa…lo Spirito fa la stessa Chiesa….per cui la Chiesa è armonia… La Chiesa, mi verrebbe da dire, è Musica !

Basterebbe questa profetica affermazione di Francesco per farci comprendere il valore comunitario della musica e del canto.

La musica dunque per esistere necessita di una comunità e una comunità, quando è tale, non può non produrre musica.

Il luogo comunitario allora, anche perchè è un luogo musicale, si fa spazio educativo ed educante…

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Lindo Monaco

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