Pasqua di speranza e di pace

La Pasqua è l’abbraccio della vita dopo la passione e la morte, è la certezza della speranza, è la gioia della pace.

Quanto costa sperare! La speranza non è virtù a buon mercato: costa la pazienza dell’attesa, la passione dell’amore, le doglie del parto, l’attraversamento del deserto, l’inabissamento nel buio della notte e, solo dopo, la certezza di un’alba nuova, che certamente viene.

La speranza è come la pace: costa la fatica di costruirla, la pazienza del dialogo, la rinuncia delle pretese, la capacità di fare un passo indietro, cedere il passo agli ultimi, vittime innocenti della superbia dei potenti, e, solo dopo, la gioia di potersi riabbracciare.

La Pasqua è l’abbraccio della vita dopo la passione e la morte, è la certezza della speranza, è la gioia della pace.

La Pasqua è il compimento della promessa, è la salvezza realizzata.

Rileggere la storia presente e passata soltanto come cronaca di fatti luttuosi e violenti, di crimini e di complotti, di compromessi e di intrighi mafiosi, di guerre e di attentati terroristici intristisce e getta un’ombra sul futuro.

La Pasqua di Cristo tiene viva la speranza che la pace è possibile, che la vita è più forte della morte, che l’amore vince ogni cosa. Tutto questo non per un vago ottimismo di maniera ma perché animati da un sano realismo, quello che sperimenta ogni giorno la bellezza del sorgere del sole, l’insorgere di sentimenti di riconciliazione e di pace, la possibilità che l’amore vinca l’odio.

La Pasqua dona alla vita un orizzonte di eternità, è un invito a guardare oltre, a non appiattirsi su un presente segnato dalla morte, a sapere che la salvezza viene dalla Croce e ci viene incontro dal futuro che è già scritto nel cuore di Dio.

Il mondo sarà di coloro ai quali sapranno dargli la più grande speranza.

La speranza cristiana è speranza affidabile perché ha le sue radici nella promessa di Dio e i suoi rami si protendono verso il compimento della salvezza, verso la pienezza di una vita donata in abbondanza.

Il mondo, oggi più che mai, ha bisogno di speranza così come ha bisogno di pace: ha bisogno di speranza perché fiorisca la pace e ha bisogno di pace come certezza della speranza.

Se manca la speranza viene meno anche l’impegno, nei singoli e nelle diplomazie delle nazioni, per costruire la pace. Perché lavorare per la pace se non si ha la speranza di poterla costruire? Perché continuare a sperare se i luoghi dove manca la pace sono tanti?

Al di là di ogni ragionevole dubbio, speranza e pace sono il contenuto vero della Pasqua, perché la Pasqua è Cristo risorto, Cristo nostra speranza e nostra pace.

Santa Pasqua di speranza e di pace a tutti.              

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Filippo Lombardi

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