Primavera nella Chiesa e tempo di bilanci

Maggio: l'anno pastorale, scolastico, associativo di molte realtà sta volgendo al termine. E' tempo di bilanci. Ma è anche tempo di gioia, sottolineava l'Arcivescovo nell'omelia della cerimonia di conferimento del mandato: 'la ricchezza della grazia che vive nella nostra Diocesi in virtù delle due ordinazioni presbiterali e dei conferimenti dell'accolitato a quattro uomini'.

Una primavera per la nostra Chiesa locale. Sono stati istituiti in questa settimana quattro nuovi accoliti: Sergio Di Pede, Giuseppe Fiorentino, Berardino Gioia ed Edoardo Veronesi. Tutti e quattro, mariti e papà, stanno facendo discernimento per una possibile ordinazione diaconale.

E sono stati ordinati due nuovi preti, don Stefano Casamassima e don Antonello Petrocelli.

Inoltre ieri sera – vigilia della festa del “Buon Pastore”, giornata mondiale di preghiera per le vocazioni – ha visto grandissimo concorso di popolo la veglia vocazionale celebrata presso la Parrocchia “S. Antonio di Padova”. E’ un segno del fatto che il popolo materano ci crede.

Meno primavera è meteorologicamente: “Novembre esci da questo maggio”, diceva un simpatico stato di WhatsApp stamattina!

Maggio con Maria, donna dei nostri giorni

E maggio, tradizionalmente il mese in cui la natura fiorisce, è il mese che la devozione popolare dedica a Maria, dal cui “sì” fiorisce una nuova storia.

“Maria, donna dei nostri giorni” è il titolo di una bellissima opera sgorgata dal cuore di don Tonino Bello, che in questi giorni compie 30 anni. 31 racconti di profonda spiritualità mariana, semplici e per nulla banali, che lui aveva pensato per il mese di maggio del 1993 per la sua Diocesi. Questo testo, ormai online, dal fascino e dal successo intramontabile può essere un’idea per accompagnare la nostra meditazione quotidiana in questo mese. Maria, donna dell’attesa… donna del sorriso… donna di frontiera… donna del riposo… i titoli dei raccontini diventarono – piace dire a qualcuno – l’originalissima personale litania che introdusse don Tonino Bello, oggi venerabile, nell’eterna liturgia celeste il 20 aprile 1993, pochi giorni prima che iniziasse il mese di maggio per cui li aveva predisposti.

Donna dell’attesa ora pro nobis
Donna del sorriso ora pro nobis
Donna di frontiera ora pro nobis
Donna del riposo ora pro nobis

fu il suo ultimo canto a Maria, “porta del cielo”, che aveva amato, cantato, fatto amare, fatto cantare.

Il Santuario di Picciano

Centro propulsore di devozione mariana nella nostra Diocesi è il Santuario di Picciano dove ogni domenica di maggio giunge un gran numero di pellegrini, documentati sino a trentamila negli anni Ottanta, con fede semplice e devozione autentica. Da Matera, dalla Provincia, e dalle provincie di Bari e Taranto. Eventi di popolo, scampagnate, in cui Maria non manca di parlare al cuore di chi va a trovarla e di intercedere per il compimento di grandi grazie. La notte della terza domenica di maggio partirà un pellegrinaggio a piedi da Matera, antica tradizione mai sopita, e ogni domenica di maggio – dopo le celebrazioni eucaristiche delle 11 e delle 18 – ha luogo una processione sul colle del santuario.

La peregrinatio della Madonna della Bruna

In questo mese di maggio, inoltre vi sarà la peregrinatio dell’effige della Madonna della Bruna a Viggiano, il paese potentino dove sorge il santuario della Madonna Nera invocata come “Regina delle Genti Lucane” – dove la statua giungerà il 21 maggio e da cui tornerà il 27. Per il 27 maggio, inoltre, l’Arcivescovo e l’Associazione Maria SS. della Bruna hanno organizzato un pellegrinaggio diocesano a Viggiano. Il programma dettagliato nella locandina seguente. Per il pullman diocesano potete prendere contatti con l’Associazione.

Tempo di bilanci e… recuperi!

E maggio è anche tempo di bilanci: bilanci a livello parrocchiale, scolastico, di associazioni laicale, con scopo umanitario e sportivo.

E’ importante dare cittadinanza al bilancio in ogni attività, pena l’essere “come un pozzo senza fondo”, diceva qualcuno.

Ed è l’ultimo mese di sprint per i ragazzi che con l’ultimo giro di compiti in classe e interrogazioni cercano di dare coronamento ai frutti di un anno di fatiche e di recuperare dove necessario.

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Giuseppe Longo

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