Targa al cimitero vecchio per don Vito Staffieri

Don Vito Staffieri riposa nel Cimitero vecchio di Matera dove lunedì 30 ottobre prossimo alle ore 10,00 sarà posta e inaugurata una targa in suo ricordo.

Don Vito Staffieri, all’anagrafe Vito, Donato, Cipriano, Emanuele, nasce il 10 maggio 1885 e muore all’età di 106 anni il 5 agosto 1991. Il suo corpo riposa nel Cimitero vecchio di Matera dove lunedì 30 ottobre prossimo alle ore 10,00 sarà posta e inaugurata una targa in suo ricordo.

Dopo la cerimonia di inaugurazione, in presenza dell’arcivescovo di Matera-Irsina e vescovo di Tricarico mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, seguirà un momento di preghiera davanti alla sua tomba.

Come è noto, il 10 maggio è iniziato il processo di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio don Vito Staffieri con la nomina di don Michele La Rocca a Postulatore della Causa di Beatificazione e Canonizzazione. Il quale avvierà la Causa e l’inchiesta diocesana sulla vita e sulle virtù eroiche nonché sulla fama di santità e di segni dello stesso don Vito.

Divenne il confessore personale di Mons. Cavalla che nel 1949 lo elesse rettore di Santa Lucia, luogo in cui vi era già la pratica dell’esposizione quotidiana del S.S. Sacramento con il sostegno di alcuni collaboratori: don Salvatore Del Giudice prima e poi da don Franco Conese e nel 1951 si aggiunse anche il novello sacer­dote don Damiano Lionetti.

Si privò dell’abitazione paterna di salita Castelvecchio per poter ristrutturare la chiesa di Santa Lucia. Inoltre, giunsero anche una serie di donazioni per lo scopo: nel 1956 fu riaperta la chiesa di Santa Lucia e fu dichiara­ta dal nuovo Arcivescovo, Mons. Palombella, “Santuario Eucaristico e Centro Diocesano della Adorazione Perpetua”. Da quel momento in poi, Don Vito decise di trasferirsi nella rettoria annessa alla chiesa e vi trascorse la sua esistenza fino alla morte.

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Domenico Infante

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