Visita “ad limina” dei vescovi lucani. Mons. Caiazzo: torniamo in sede stanchi ma felici

Nella settimana 22-26 aprile è stato il turno dei sei vescovi lucani per la visita “ad limina Apostolorum” che a turno le province ecclesiastiche italiane stanno compiendo. Un appuntamento quinquennale anche se questa volta cade dopo 10 anni. Pertanto la prima visita “ad limina” per quattro dei vescovi lucani, tra cui il nostro

Non un semplice atto giuridico-amministrativo che le Chiese locali compiono ogni 5 anni per informare il Pontefice del proprio stato di salute attraverso il proprio pastore, ma un incontro fecondo e ricco quello dei sei vescovi lucani (per Potenza sia l’Amministratore Apostolico, già Arcivescovo Metropolita, mons. Salvatore Ligorio, sia l’arcivescovo eletto, mons. Davide Carbonaro; per Matera-Irsina e Tricarico, mons. Antonio G. Caiazzo; per Tursi-Lagonegro, mons. Vincenzo Orofino; per Acerenza, mons. Francesco Sirufo; per Melfi, mons. Ciro Fanelli) con Papa Francesco e i suoi dicasteri.

Lunedì 22 aprile la concelebrazione sulla tomba dell’apostolo Pietro. Nei giorni successivi le celebrazioni nelle altre Basiliche Romane e, molto arricchente, la visita dei Dicasteri della Curia Romana – come gli uffici ministeriali dello Stato Pontificio – a cui i nostri presuli avevano inviato una relazione sullo stato delle attività pastorali della propria Chiesa e con cui hanno avuto un costruttivo scambio nei giorni romani.

Il 26 aprile un fecondo colloquio “leale, a cuore aperto – riferisce mons. Caiazzo – di oltre un’ora e mezza” con Papa Francesco, un “padre che accoglie i suoi figli” in un clima di cordialità, fraternità, confronto franco. I sei vescovi hanno parlato della terra di Basilicata, delle singole Chiese e delle loro criticità:

  • della “enorme emorragia dei giovani – sono le parole di mons. Ligorio – per cui si attendono dalla politica progetti a lunga scadenza affinché sia il lavoro a dare risposte e a fare in modo che i giovani così cari non emigrino”.
  • della sfiducia nei confronti della politica: ben il 51% degli aventi diritto non ha votato in occasione delle ultime elezioni regionali
  • di temi ambientali, come la necessaria bonifica della Val Basento e la ricchezza di petrolio della Val d’Agri.

Il Papa ha chiesto ai presuli lucani informazioni sui migranti, “da accogliere”, attraverso le Caritas locali, in prima battuta, e di cui preoccuparsi perché possano inserirsi nel mondo del lavoro e poi integrarsi nel tessuto sociale.

E i presuli hanno riferito anche dei numerosi germogli evangelici che sono presenti in Basilicata e dei diversi progetti ecclesiali in cantiere per far crescere il popolo di Dio nella fedeltà all’uomo e al Vangelo.

Ci comunica il nostro Arcivescovo: “Dopo le giornate intense e proficue a Roma, torniamo in Basilicata stanchi ma felici, incoraggiati, desiderosi di annunciare con gioia e forza la verità del Vangelo, dopo il colloquio che ci ha uniti nella verità a Papa Francesco”.

Intervista a mons. Antonio Giuseppe Caiazzo di ritorno dalla visits ad limina da Papa Francesco.

Una settimana vissuta in clima di autentica ecclesialità che orienterà sempre più le scelte pastorali future, in termini di sinodalità e prossimità, della Chiesa in Basilicata.

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Giuseppe Longo

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