61^ Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni: “Creare casa”. Domani la veglia di preghiera diocesana con l’Arcivescovo

“Creare casa”, il tema che nella Chiesa Italiana accompagna la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni (GMPV) che cade dopodomani, domenica 21 aprile, come ogni anno, dal 1964, per volontà di S. Paolo VI, nella IV domenica di Pasqua, festa del “Buon Pastore”. Un’occasione per ricordare "con gratitudine quanti, con impegno fedele e quotidiano, spesso nascosto, hanno abbracciato una chiamata che coinvolge tutta la loro vita” (cf. Messaggio del S. Padre per la GMPV). Il servizio propone alcune testimonianze vocazionali e una riflessione sulla preghiera per le vocazioni di padre Angelo Sardone, sacerdote rogazionista della nostra Diocesi.

“La Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni ci invita, ogni anno, a considerare il dono prezioso della chiamata che il Signore rivolge a ciascuno di noi, suo popolo fedele in cammino, perché possiamo prendere parte al suo progetto d’amore e incarnare la bellezza del Vangelo nei diversi stati di vita.”

Dal messaggio del Santo Padre Francesco per la 61^ Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni

Con questi sentimenti ci accingiamo a vivere, domenica prossima, la 61^ Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni.

Il tema scelto per la riflessione e la preghiera dall’l’Ufficio Nazionale per la Pastorale delle vocazioni è “Creare casa”. Con questa scelta l’Ufficio è voluto entrare in sintonia con l’invito che il Santo Padre ha rivolto in varie occasioni, e soprattutto nell’Esortazione Apostolica “Christus Vivit” (ChV), alle nostre comunità di creare ambienti adeguati nei quali sperimentare il miracolo della nascita di una nuova vocazione.

Ecco, allora, l’immagine della casa, ricorrente nella Sacra Scrittura e nell’esperienza della vita della prima comunità cristiana come Domus Ecclesiae.

Non si tratta naturalmente della casa intesa come edificio ma di “un luogo permanente di incontro (…) in cui si respiri uno stile di fraternità, di lavoro e di preghiera” (C.M. Martini, Risposta al sinodo dei giovani, 23/03/02).

“Creare casa è creare legami che si costruiscono con gesti semplici, quotidiani e che tutti possiamo compiere. Una casa, lo sappiamo tutti molto bene, ha bisogno della collaborazione di tutti. Nessuno può essere indifferente o estraneo, perché ognuno è una pietra necessaria alla sua costruzione”

Esortazione Apostolica post-sinodale dedicata ai giovani “Christus Vivit” (nn. 216-217)

La casa quindi è immagine di una realtà che, nello stesso tempo, si origina dalle vocazioni e le origina a sua volta. Tutti infatti, con la specificità della propria vocazione siamo chiamati ad essere pietre vive per la costruzione; nello stesso tempo però nella casa così generata si crea l’ambiente nel quale, nell’armonia delle vocazioni, si genera un clima favorevole alla percezione della voce dello Spirito che chiama all’edificazione della Domus.

La nostra Chiesa locale, dopo aver vissuto due momenti di preghiera e riflessione, affidati in modo particolare alle famiglie nelle Zone Mare e Collina, si prepara a vivere la tradizionale Veglia di Preghiera diocesana presso la Parrocchia “S. Pio X” in Matera domani sabato 20 aprile ore 19:30.

In questa occasione, tutte le vocazioni chiamate a “Creare casa”, incoraggiate dalla testimonianza lasciata da don Gino Galante, invocheranno insieme “il Padrone della messe perché mandi operai nella sua messe” (Mt 9,38).

Per chi, in via del tutto eccezionale, non potesse prendervi parte, sarà possibile unirsi in diretta streaming alla veglia, presieduta dal nostro Arcivescovo S.E.R. Mons. Antonio G. Caiazzo e guidata da p. Angelo Sardone. sacerdote rogazionista, a mezzo del seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=hy6_09jxRis.

Unità nella diversità

“Molti sono i carismi, ma uno solo è lo spirito” diceva S. Paolo (1Cor 12,4): “un meraviglioso poliedro” – tema della precedente GMPV – sono tutte le vocazioni, messe insieme, per l’edificazione del Regno di Dio.

Questa giornata è sempre una bella occasione per ricordare con gratitudine davanti al Signore l’impegno fedele, quotidiano e spesso nascosto di coloro che hanno abbracciato una chiamata che coinvolge tutta la loro vita. Penso alle mamme e ai papà, a quanti svolgono con dedizione e spirito di collaborazione il proprio lavoro; a coloro che si impegnano, in diversi campi e modi, per costruire un mondo più giusto, un’economia più solidale, una politica più equa, una società più umana. Penso alle persone consacrate e a coloro che hanno accolto la chiamata al sacerdozio ordinato e si dedicano all’annuncio del Vangelo e spezzano la propria vita, insieme al Pane eucaristico, per i fratelli, seminando speranza e mostrando a tutti la bellezza del Regno di Dio.

Dal messaggio del Santo Padre Francesco per la 61^ Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni

Di seguito una serie di testimonianze vocazionali che ci preparano a vivere questa domenica “del buon Pastore”.

“Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe”

A Matera vi è una piccola comunità di rogazionisti, i religiosi fondati nel 1901 da S. Annibale Maria Di Francia. Il loro carisma è proprio la preghiera per le vocazioni e si riassume nel motto: “Pregate [Rogate] dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe”, due imperatvi accorati di Gesù, riportati nei vangeli di Matteo e Luca, che “sono rimasti come nascosti per quasi 2mila anni, fino a padre Annibale”. Queste le parole di padre Angelo Sardone – religioso rogazionista, collaboratore del Centro Diocesano Vocazioni e animatore provinciale dell’Unione di Preghiera per le Vocazioni, nonché superiore del “Villaggio del Fanciullo” di Matera.

“La giornata di domani, come tante altre giornate che si caratterizzano per una colletta pecuniaria, ha per raccolta la preghiera. E le vocazioni, come la grazia efficace, devono essere implorate nel nome di Cristo come la grazia efficace. E la giornata di preghiera per le vocazioni, con questa raccolta di preghiere, vuole come forzare ” continua padre Angelo.

La parola a lui.

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