“Tu ci sei necessario, o Cristo, o Signore, o Dio-con-noi” (san Paolo VI).
Sempre ci sei necessario, o Cristo, più che mai in questo momento travagliato della storia, in cui l’umanità ha smarrito il senso della vita e l’inestimabile valore della dignità umana. Come un giorno hai preso carne nel grembo di una umile ragazza di Nazareth e hai assunto la nostra umanità fragile e bisognosa di essere guarita e liberata dal male, così ancora oggi vieni a condividere la nostra umanità ferita, offesa, rinnegata, calpestata, violentata, sfruttata, venduta, uccisa, sporcata da un’irragionevole pretesa di dominio e di sopraffazione.
Tu ci sei necessario, o Cristo, perché torni a risplendere sul volto degli uomini e delle donne di questo nostro tempo l’immagine e la somiglianza di Dio, la bellezza che rifulge sul tuo Volto santo, la tenerezza che promana dal tuo sguardo di Bambino appena nato e adagiato in una mangiatoria.
Tu ci sei necessario, anche se non sempre ne avvertiamo il bisogno, anche se spesso ti ignoriamo e continuiamo a essere indifferenti verso gli altri, soprattutto i più poveri e indifesi.
Tu ci sei necessario, perché non si spenga in noi l’anelito alla pace, alla giustizia, alla fratellanza, al rispetto della casa comune. Sì, l’anelito alla pace. Senza di te non vi è pace vera e duratura, senza di te non c’è giustizia né fraternità, senza di te la casa comune diventa la casa dei potenti che spadroneggiano delle sue risorse.
Tu ci sei necessario, o Cristo, perché la paura non prevalga sul coraggio di testimoniare la verità, di raccontare la nostra fede, di annunciare agli ultimi, coloro che sono considerati lo scarto della società, come i pastori di un tempo, la gioia di una nascita che rinnova il mondo, cambia il destino della storia.
Tu ci sei necessario, o Cristo, tu che sei Parola fatta carne, perché le nostre parole siano eco della tua, perché la nostra vita sia forgiata dalla Parola, perché diveniamo e siamo ciò che ascoltiamo.
Tu ci sei necessario …
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