La famiglia di Nicoletta Orsomando nei ricordi lucani

Scompare un’icona della televisione italiana

La scomparsa di Nicoletta Orsomando, all’età di 92 anni, è stata appresa con viva emozione in Lucania per un’antico legame che la storica annunciatrice tv aveva con questa regione. La famiglia Orsomando è vissuta per un po’ di tempo a Lavello dove il padre, ufficiale dell’esercito ma anche musicista e compositore, è stato direttore della banda musicale del paese. C’è chi ha raccolto ricordi che vedrebbero la piccola Nicoletta frequentare qui i primi anni di scuola. In realtà, proprio nell’imminenza della nascita di Nicoletta, la famiglia fece ritorno al paese di origine, Casapulla, in provincia di Caserta.

Vera icona della tv, Nicoletta Orsomando è stata uno dei volti più amati dal pubblico televisivo, anche perché a lei era legata, in qualche maniera, la nascita stessa della televisione italiana. All’inizio degli anni Cinquanta gli apparecchi televisivi erano ancora poco diffusi e il fatto di rivolgersi al ristretto pubblico televisivo – ha ricordato lei stessa – era un po’ come “parlare tra amici”. E forse fu proprio quel tono confidenziale il segreto del suo successo e della benevolenza del pubblico. Per i suoi modi di fare gentili, per la serenità e i sentimenti di bontà che sapeve trasmettere, per la grande professionalità, si può dire che la Orsomando ha rappresentato la televisione nella sua espressione migliore.

L’Amministrazione comunale di Lavello ha manifestato profondo dispiacere per la scomparsa dell’annunciatrice. In tempi ormai lontani, dal 1925 al 1928, Giovanni Orsomando, padre di Nicoletta, ha diretto la Banda Città di Lavello. Poi si spostò a Mazzarino, in Sicilia, e successivamente assunse la direzione di importanti bande musicali pugliesi. Concluderà la sua brillante carriera alla direzione di bande musicali di Roma.

Giovanni Orsomando morì a Roma nel 1988. Due anni dopo, Nicoletta vorrà tornare a Lavello per ricordare il padre in occasione della cerimonia di collocazione di una targa sulla casa dove la sua famiglia aveva vissuto. Gli anni lucani furono per il maestro Orsomando forse quelli più fecondi dal punto di vista delle composizioni musicali.

Era giunto a Lavello sulla scia del grande successo di una sua composizione, Annina, dedicata alla moglie, madre di Nicoletta e di altri sei figli. Alla città di Lavello dedicherà invece la composizione Lavello in festa e, durante il suo soggiorno nella stessa città, comporrà altri brani, molti dei quali destinati a diventare popolarissimi, tanto che le bande musicali le eseguono frequentemente ancora oggi: Marcia dei fiori, Dolores, Venerdì santo, Cuore abruzzese, Anima festosa, Alla Czardas.

La Banda Città di Lavello ebbe il suo periodo migliore negli anni di Orsomando. Nella sua lunga storia andò incontro ad alterne fortune, ma è attiva ancora oggi e a Matera abbiamo potuto ammirare le sue esecuzioni il 19 gennaio 2019, in occasione della cerimonia di apertura dell’anno della Capitale europea della cultura.

Anche a Rionero in Vulture c’è un’associazione musicale dedicata alla memoria del papà di Nicoletta Orsomando, con una scuola di musica e nella quale è attiva anche una banda musicale. Sulla propria pagina Facebook, l’associazione ha pubblicato questo messaggio: «Siamo vicini alla famiglia Orsomando per la perdita della cara Nicoletta figlia del grande compositore musicale italiano “Giovanni Orsomando” figura ispiratrice di cui orgogliosamente la nostra Associazione porta il nome».

Rocco Brancati, 2011. Intervista per Rai Basilicata,

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Paolo Tritto

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