La spedizione oltre l’ultimo miglio

Beati quelli che sono nel pianto, perché sarannno consolati. Beati i puri di cuore perché vedranno Dio.

Nel giorno della memoria dei defunti riaffiorano ricordi d’infanzia insieme a fatti che il tempo riporta a galla restituendo loro la profondità di un significato prima non colto.

Mentre riascoltavo il brano dell’Apocalisse che racconta della moltitudine immensa che si affolla alla frontiera di una nuova esistenza ho sentito la nostalgia per il distacco dalle persone a me più care, prima i nonni, poi il papà ed infine mio fratello.

Non ho mai dubitato che i legami d’affetto potessero essere recisi dal trascorrere del tempo fin da quando bambino, mano nella mano dei miei genitori, mi inerpicavo nel giorno dei morti sul colle del cimitero, sempre avvolto da una fitta nebbia.

Un giorno, ormai giovane medico, ero a casa di un’anziana signora di nome Maria che aveva terminato in serenità la sua vita, circondata dall’affetto di tre figlie e numerosi nipoti. Non ero lì per un dovere professionale ma solo per condividere con i familiari i momenti precedenti l’imminente distacco.

Ad un certo momento ho assistito a qualcosa di assolutamente imprevisto, dubito possiate credere che sia realmente accaduto.

Sopraggiunge un’amica di famiglia, vedova da molti anni e della stessa età dell’anziana defunta, che porta con sé un pacco ben confezionato, da tutti scambiato per il cuonzo, il pranzo offerto a chi abita nella stessa casa della persona deceduta.

Quando la vedova bisbiglia qualcosa all’orecchio della maggiore delle figlie un accenno di risata, a fatica trattenuta, rompe l’austero silenzio della casa.

Sguardi increduli si rincorrono tra i presenti prima che si comprenda quanto stia avvenendo.

L’amica di famiglia non aveva mai interrotto un dialogo a distanza con il marito che spesso le parlava nel sogno.  La sollecitudine della donna nei confronti del coniuge l’aveva spinta quel giorno a recarsi al mercato per acquistare un pantalone di una taglia più grande perché l’uomo le aveva confidato che quella attuale gli andava ormai stretta!

Quale modo più rapido per recapitare il dono richiesto se non – Pè comma Maria! – [Tramite la commara Maria], in procinto di iniziare il suo ultimo viaggio ?

Alla vedova non è stato negato il piacere della spedizione oltre la frontiera della vita, con il pacchetto ben sistemato ai piedi della signora Maria.

L’ilarità di quel momento è durata poco, vinta dal giudizio su quanto avevo visto e udito: ai puri di cuore è donata la capacità di assaporare il gusto della vita oltre la morte.

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Erasmo Bitetti

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