Un’estate rovente

Un'estate rovente. Dopo l'estate dell'anno scorso che ci ha visti vittoriosi negli Europei e virtuosi per il livello di superamento della pandemia, quest'estate soffriamo per la crisi di governo e l'inflazione. Nel frattempo corre a tutto gas la macchina organizzativa del Congresso Eucaristico Nazionale che inizia a Matera precisamente tra due mesi.

Il prof. Draghi, già presidente del Consiglio, subito dopo le dimissioni, 20 luglio 2022

Un’estate italiana” fu quella passata: l’Italia era sulle pagine di tutti i giornali, per lo meno europei, per la vittoria dell’11 luglio a Wimbledon e per l’efficacia della campagna vaccinale associata al nome Draghi.

Seracchi e siccità

“Un’estate rovente” potremmo dire quella attuale. Non solo per le temperature oltre le medie statistiche a partire da metà maggio, segno del riscaldamento di un pianeta che grida vendetta e barcolla, e crolla, come quel seracco di 200 m di altezza per 1500 m di lunghezza che due settimane fa è precipitato sino a raggiungere i 300 km/h dalla cima della Marmolada ammazzando sei persone e ferendone nove. E l’alta temperatura, che mai lì era giunta a 10 gradi, ne è stata la causa.

Inflazione al top

Estate “rovente” anche in tema economico: mai un euro è stato equivalente al dollaro! E mai avevamo visto prima d’ora la benzina superare i due euro. O il metano per auto che, notoriamente al di sotto dell’euro, in alcuni distributori a noi vicini ha superato i 3€!

Covid-19: R0 19

Estate non meno “rovente” in fatto sanitario: la variante Omicron 5 – seppur meno pesante di un tempo – ha oggi un indice di trasmissibilità pari a 19 (lo scorso anno eravamo sotto l’unità). E non mancano concerti, feste, gite in pullman senza il minimo ricordo alle misure preventive valide sino a ieri. Sicuramente una disposizione di obbligatorietà della mascherina avrebbe fortemente migliorato l’odierna situazione sanitaria.

Un’estate di crisi politica

Un’Europa, non solo l’Italia, rovente in fatto politico: il conflitto russo-ucraino sta compiendo i cinque mesi e in Italia assistiamo inermi ad una misteriosa crisi di governo. Frutto dell’influenza di qualche potenza straniera che preferirebbe vederci autonomi da ogni legame con l’oltre Atlantico? Fatto sta che questa situazione ci fa meditare sull’interdipendenza necessaria in ogni attività – tra le nazioni nel caso dell’attuale crisi – e sullo stato di crisi in cui versa la politica in sé, svuotata dei suoi contenuti fondanti e priva di un orientamento che rappresenti il futuro dei prossimi anni. L’ultima novità: le elezioni anticipate. Entrerà in scena una forza politica capace di prendere le redini della situazione del nostro Paese? Un nuovo De Gasperi che sappia guidarci attraverso un nuovo corso economico?

CEN 2022, work in progress…

In tutto questo contesto, Matera si prepara ad ospitare il XXVII Congresso Eucaristico Nazionale: mancano due mesi a quei due giorni di riflessioni e testimonianze sull’Eucaristia, 23 e 24 settembre, di adorazione di questo grande mistero d’amore che vedranno oltre 700 delegati scelti dalle Diocesi italiane e pellegrini che giungono autonomamente da tutta Italia riunita nella città dei Sassi. Un evento che in Italia si ripete ogni 4-5 anni, ogni volta in una città diversa, a partire dal lontano 1881 in cui si celebrò per la prima volta nella Francia sempre più indifferente al tema religioso, e in particolare al mistero eucaristico. “Torniamo al gusto del pane” è il tema del congresso, su cui Logos ha già avuto più volte modo di proporre qualche riflessione. Il congresso eucaristico è evento tanto importante, come l’Eucaristia è il mistero fondante della fede e della Chiesa, che si concluderà con la visita di papa Francesco.

CEN 2022: la macchina organizzativa

«Ci si prenota per mail. Arrivano telefonate e mail da tutta Italia: chiedono quale sarà il programma, come ci si prenota, “quanto si paga per iscriversi alla messa del papa” (sic!)», ci riferiscono le due volontarie che rispondono al telefono e alle volte ne sentono di stramberie! «Da alcune parrocchie di Matera stanno giungendo gruppi di 40-60 persone, pullman che si stanno organizzando da Ferrara, Villa d’Agri… La prenotazione è conclusa quando il pellegrino o il gruppo di pellegrini ci invia la contabile del bonifico di 10€ o di 100€ ad personam, a seconda che si voglia partecipare alle sole attività congressuali o consumare anche i pasti. Nostro compito è, per ora, raccogliere le prenotazioni. Poi, in base all’indirizzo di residenza ripartiremo i pellegrini tra le varie parrocchie in cui si svolgeranno celebrazioni eucaristiche, verranno offerte delle testimonianze e saranno trasmesse le dirette delle catechesi tenute in Cattedrale», ci raccontano entusiasti i volontari della segreteria operativa del Congresso, un manipolo di 5-6 persone ad hoc costituito.

«Inoltre ci sono quasi 300 volontari a servizio del Congresso – di cui una settantina full time dal 22 al 25 settembre, con disponibilità anche per i giorni precedenti. Volontari, che come molti pellegrini, hanno riservato al Congresso alcune giornate del proprio piano ferie», aggiunge don Antonio di Leo, Segretario del Comitato per i Congressi Eucaristici Nazionali, invitando a prender visione della lettera che riporta le modalità per l’iscrizione al Congresso.

Casa di spiritualità S. Anna, 12 marzo 2022.
Incontro di formazione dei volontari con il dott. Claudio Grisanti, della CEI

«Non è necessario iscriversi al Congresso se desidera partecipare alla sola celebrazione presieduta da papa Francesco il 25 mattina. Per quella verranno prodotti dei pass gratuiti a partire da fine agosto», risponde la segreteria alla mail di un pellegrino.

CEN 2022: qualche cifra

Sinora, oltre 700 delegati provenienti dalle 226 Diocesi d’Italia parteciperanno al congresso, 600 coristi animano la messa del papa e circa 300 sono i volontari. Inoltre – è il “bollettino del giorno” di Antonia Rita della segreteria – «si sono iscritti 70 pellegrini da fuori Diocesi, 230 della Diocesi e 36 con l’opzione “con pasti”. Molti sono i gruppi anche corposi che ci hanno contattato e di cui aspettiamo l’iscrizione». C’è ancora spazio!

CEN 2022: la speranza dei frutti

La speranza è che il Congresso, a cui volontari e segreteria si stanno spendendo in questa rovente estate, che attira pellegrini pieni di fede ed entusiasmo da tutta Italia, a cui ci stiamo preparando con alcune catechesi, adorazioni eucaristiche programmate già in alcune realtà dall’inizio del 2021, porti frutti di conversione e di crescita nella fede nel mistero eucaristico, “fonte e culmine della vita cristiana”.

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Giuseppe Longo

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